Edificio misto

Descrizione generale dell'opera

L’edificio che si intende realizzare è costituito da un unico corpo di fabbrica, che è costituito da n. 6 solai, oltre al piano fondazione; il piano interrato è adibito a garage. Si aggiungono alla costruzione, poi, anche le necessarie opere di sostegno del terreno, finalizzate alla creazione del piano interrato e delle fondazioni lì collocate.

Pertanto, la costruzione in progetto è così composta:
– strutture portanti di un edificio prevalentemente residenziale, avente fondazione in platea nervata, pilastri e setti per l’elevazione verticale, travi e solai del tipo a predalle sul piano garage e tralicciati per gli altri orizzontamenti;
– opera di sostegno del terreno, costituita da un muro a mensola in c.a., provvisto di uno sperone a valle. Per le strutture sopra indicate, sono stati utilizzati getti d conglomerato cementizio armato, ed armature metalliche ad aderenza migliorata.

Le opere in progetto sono state analizzate e verificate con il software di calcolo strutturale agli elementi finiti IperSpace. Le stesse possono così riassumersi:

  • strutture di fondazione ed in elevazione dell’edificio;
  • strutture delle opere di sostegno dei terreni;
  • solai a mensola di collegamento tra l’edificio e le opere di sostegno dei terreni.

Trattasi della realizzazione di un fabbricato ad uso prevalentemente civile, con annessi alcuni vani ad uso ufficio; completano il corpo di fabbrica anche le autorimesse private collocate su un livello interrato

I dettagli della progettazione

Il corpo di fabbrica dell’edificio è strutturalmente disgiunto da quello del muro di sostegno del terreno; al piano terra della costruzione, poi, sono collocati degli spazi comuni e privati, pertanto, i solai che sostengono le suddette porzioni sono adeguatamente dimensionati a sostenere i carichi gravanti e sono poggiati sulla testa del muro a mensola, mediante un vincolo di carrello. Tale espediente è stato adoperato al fine di mantenere completamente separata l’opera di sostegno del terreno dal telaio strutturale dell’edificio; ciò, ovviamente, per impedire che le perturbazioni indotte dal terreno possano interessare il telaio strutturale.
Gli impalcati dei piani alti dell’edificio, ad eccezione di quello collocato sopra il garage (1° solaio), sono realizzati con la tecnologia tradizionale, costituita da travetti in calcestruzzo gettati tra interposte pignatte in laterizio ed armatura lenta inglobata nel getto. Il solaio del 1° livello, invece, è costituito da una soletta in predalles (s=5 cm), su cui sono disposti i blocchi di alleggerimento e la soprastante soletta armata. Il solaio generico è un elemento strutturale, la cui principale funzione è quella di trasferire i carichi e i sovraccarichi verticali alla struttura portante.
In zona sismica, poi, quale è quella del territorio del Comune di Roma in cui è situata la struttura in questione, il solaio assume anche la funzione aggiuntiva di trasferire le forze inerziali di piano alla struttura principale, sotto l’ipotesi che esso sia sufficientemente rigido nel proprio piano (diaframma infinitamente rigido, o deformabile, a seconda del tipo di calcolo eseguito). Secondo le regole di buona progettazione, contenute nelle indicazioni normative vigenti ed anche pregresse, un solaio deve essere realizzato in modo tale da possedere i seguenti requisiti:

  • resistenza meccanica necessaria per i carichi a cui è sottoposto;
  • sufficiente resistenza al fuoco;
  • limitata deformabilità;
  • facilità di posa in opera;
  • possibilità di collegamento monolitico con la restante struttura;
  • buone caratteristiche di isolamento termico;
  • buone caratteristiche di isolamento acustico.
PROGETTA CON IPERSPACE

Realizzare progetti con “IperSpace BIM” è facile e intuitivo grazie alla versatilità del software, sviluppato sulle esigenze dei progettisti di oggi.

ALTRI PROGETTI

SOFTWARE PER IL CALCOLO STRUTTURALE E LA GEOTECNICA

In Soft.Lab progettiamo e realizziamo soluzioni software 100% italiane che scaturiscono da un intenso lavoro di ricerca e sviluppo portato avanti ininterrottamente dal 1980 grazie anche alla collaborazione con numerosi atenei italiani.