Normativa

Piano Nazionale Ripresa e Resilienza: cosa cambia per l’edilizia

3 Maggio 2021

Nel 2020, l’economia italiana ha subito una battuta d’arresto a causa della pandemia di Covid-19. L’Italia è stato il primo paese europeo ad affrontare una crisi sanitaria tale da dover imporre un lockdown generalizzato.

In tale ottica, l’Unione Europea e l’Italia, hanno deciso di rispondere a tale crisi con il Next Generation EU, un programma che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale, migliorare la formazione dei lavoratori, adeguare le infrastrutture ferroviarie e attuare politiche di inclusione e coesione.

Tra gli obiettivi contenuti nel Piano Nazionale Ripresa e Resilienza vi è l’efficientamento energetico del parco immobiliare pubblico e privato e la messa in atto di azioni che stimolino gli investimenti locali, la riqualificazione degli edifici e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Per l’efficientamento energetico e sismico, sono stati stanziati 13,8 miliardi con menzione specifica agli incentivi Ecobonus e Sismabonus fino al 110%. In particolare il piano fa riferimento a tre obiettivi specifici:

  • Attuazione di un programma per migliorare l’efficienza e la sicurezza del patrimonio edilizio pubblico, con interventi riguardanti in particolare scuole e cittadelle giudiziarie;
  • Introduzione di un incentivo temporaneo per la riqualificazione energetica e l’adeguamento antisismico del patrimonio immobiliare privato e per l’edilizia sociale, attraverso detrazioni fiscali per i costi sostenuti per gli interventi;
  • Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento efficienti

Ecobonus e Sismabonus al 110% per la sicurezza degli edifici

Per far fronte ai lunghi tempi di ammortamento delle ristrutturazioni degli edifici, per stimolare il settore edilizio, da anni in grave crisi, e per raggiungere gli obiettivi sfidanti di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni al 2030, il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza prevede l’estensione della misura del Superbonus 110% dal 2021 al 2023 (misura già prevista dall’articolo 119 del Decreto Rilancio):

  • al 30 giugno 2023 per gli interventi effettuati dagli IACP, a condizione almeno il 60 per cento dei lavori siano stati effettuati alla fine del 2022;
  • al 31 dicembre 2022 per gli interventi effettuati dai condomini , a condizione che almeno il 60 per cento dei lavori sia stato effettuato entro il 30 giugno precedente.

Il sostegno sarà fornito in forma di detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute, usufruibili in un periodo di 5 anni e disponibili per chi intende effettuare ristrutturazioni energetiche e antisismiche degli edifici residenziali.

La misura prevede strumenti finanziari come la “cessione del credito” e il “pagamento anticipato” per agevolare gli ingenti investimenti iniziali. Riguarda interventi effettuati su zone comuni, su unità immobiliari funzionalmente indipendenti e unità plurifamiliari con uno o più accessi indipendenti dall’esterno, nonché su singole unità immobiliari.
Gli investimenti consentiranno la ristrutturazione di circa 50.000 edifici/anno a regime, per una superficie totale superficie totale di 20 milioni di metri quadri all’anno.

Piano di sostituzione degli edifici scolastici

Sulla base dei dati forniti dall’Anagrafe dell’Edilizia Scolastica, il PNRR sottolinea la necessità di costruzione di nuovi edifici in sostituzione degli interventi di adeguamento sismico e miglioramento, che risultano in alcuni casi tecnicamente ed economicamente inconvenienti.

In questi casi, risulta necessario intervenire con piani di costruzione di nuovi edifici scolastici, in particolare per gli edifici situati in zone ad alto rischio sismico, al fine di garantire la disponibilità di ambienti di insegnamento e apprendimento sicuri e innovativi.

Questa linea di investimento si concentra sulla progressiva sostituzione di parte del patrimonio edilizio scolastico obsoleto con l’obiettivo di creare strutture moderne e sostenibili per favorire:

  • la riduzione di consumi e di emissioni inquinanti;
  • il rilancio dell’edilizia scolastica;
  • l’aumento della sicurezza sismica degli edifici e lo sviluppo delle aree verdi;
  • la progettazione degli ambienti scolastici tramite il coinvolgimento di tutti i soggetti coinvolti con l’obiettivo di influenzare positivamente l’insegnamento e l’apprendimento di docenti e studenti;
  • lo sviluppo sostenibile del territorio e di servizi volti a valorizzare la comunità.

In particolare, il piano mira ad intervenire su circa 195 edifici scolastici, per un totale di oltre 410 mila metri quadri.

Per scoprire di più, su detrazioni fiscali e cessione del credito, scarica la guida al Sismabonus 110%.
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