SismoCheck: uno strumento per la classificazione sismica

L’esteso patrimonio architettonico italiano risale, per la maggior parte delle costruzioni, a periodi storici ben lontani dalla consapevolezza moderna sul rischio sismico. E’ di vitale importanza dunque la valutazione del grado di sicurezza e la classificazione sismica di tali manufatti, nei confronti di un eventuale terremoto per cui con il Decreto Ministeriale n° 65 del 7 Marzo 2017 si sono posti i criteri per accedere ai vantaggi posti in essere dal SismaBonus, un’agevolazione fiscale inserita nel testo della Legge di Bilancio 2017.

Il decreto ha introdotto otto classi di rischio sismico e due metodologie per l’attribuzione della Classe di Rischio per l’edificio in esame.

Contestualmente al decreto, sono state rilasciate anche le Linee Guida per la classificazione sismica delle costruzioni, con la definizione delle procedure per la valutazione dei progetti di intervento da parte di professionisti abilitati.

L’applicativo di IperSpace Max, SismoCheck implementa la procedura convenzionale per la determinazione della Classe di Rischio secondo quanto previsto dalle Linee Guida.

A tal proposito è sufficiente calcolare separatamente due modelli :

  • Il primo modello rappresenta la modellazione della struttura nello stato di fatto secondo quanto disposto dalle NTC in termini di strutture esistenti, individuando le carenze della struttura
  • Il secondo modello si costruisce partendo dal primo eliminando e/o migliorando tutte o alcune delle carenze del primo modello (ad esempio uso di rinforzi, creazione di elementi di controvento ecc..)

Operazione fondamentale nei due modelli è quello di determinare il fattore per cui moltiplicare il sisma affinchè gli elementi che non verificano per un dato Stato Limite risultino verificati; moltiplicando tale fattore per la PGADsl di norma, ovvero la domanda sismica, consente di ottenere la PGACsl di verifica, ovvero la capacità.

    \[ T_{rC} = T_{rD} (PGA_C / PGA_D)^\eta \]

con \eta=1/0.41

Oppure in modo più esatto utilizzando lo spettro delle NTC, infatti fissati che siano:

  1. le coordinate geografiche del sito
  2. la tipologia di terreno
  3. l’amplificazione topografica

resta determinata una relazione biunivoca tra PGA e periodo di ritorno TR, per cui fissata la PGA è possibile calcolare il relativo TR.

I valori del periodo di ritorno, per ogni SL, consentono di costruire il diagramma delle perdite economiche dirette e valutare il parametro PAM; allo stesso modo dalla PGA relativa allo Stato Limite di Salvaguardia della vita è possibile determinare la classe di rischio IS-V.
I due parametri consentono di determinare la Classe di Vulnerabilità come il minimo tra la classe PAM e la classe di rischio sismico IS-V.

Il parametro PAM è rappresentato dall’area sottesa alla curva in rosso, evidenziata in figura 1.

IS-V = PGACslv/PGADslv

La classe della costruzione sarà data da:

Classe = min( Classe PAM, Classe IS-V )

Ovviamente per la determinazione della Classe (classificazione sismica) è necessario avere un solo modello di calcolo e determinandone i fattori moltiplicativi (in genere riduttivi) del sisma per ogni SL.

Eccetto le strutture per la quali non vengano espressamente richieste le verifiche agli stati limiti SLO ed SLC, la determinazione della classe può essere fatta solo in relazione agli SLD ed SLV, infatti le linee guida in questo caso consentono di assumere TRCslo=TRCsld/1.67 e TRCslc=TRCslv/0.49.

Una volta determinate le classi dei due modelli è possibile determinare la variazione di classe conseguente gli interventi e quindi stampare la relazione asseverata richiesta dal decreto come da ALLEGATO B.

Il rilascio di SismoCheck consente di espandere le funzionalità di IperSpace Max permettendo di valutare il rischio sismico secondo le schede della Protezione Civile attraverso il calcolo per ogni elemento, e relativa verifica, delle PGA (cfr. punti 27 e 28 della scheda).

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Scarica le Linee guida del DM nr. 65/2017

Scopri SismoCheck 

Certificato di stabilità: occasione o bluff ?

Dopo la triste vicenda del crollo della palazzina a Torre Annunziata (Napoli) nei giorni scorsi, il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio ha anticipato che allo stesso modo in cui ora è obbligatoria la certificazione energetica degli immobili, lo sarà anche la certificazione statica, annunciando così la nuova misura che sarà inserita nella prossima legge di stabilità: il certificato di stabilità.

A La Repubblica il ministro ha ricordato come “in Italia manca una classificazione ufficiale degli edifici. Non avendo potuto imporre per legge il libretto del fabbricato, abbiamo cercato di rendere appetibile con gli incentivi l’esame e l’adeguamento statico degli immobili. Ma è chiaro che a questo punto si rende necessario un salto di qualità culturale dei proprietari”.

Il ministro ha ricordato come “il Sisma Bonus  ora consente di fare le analisi delle condizioni statiche degli immobili con la possibilità di detrarre fiscalmente fino all’85 per cento della spesa sostenuta. La cosa riguarda tanto i condomini, senza distinzione fra prima e seconda casa, quanto gli immobili che hanno destinazione produttiva. Il beneficio, per giunta, si può godere praticamente in tutto il Paese, perché l’Italia intera è di fatto sismica, e c’è anche la possibilità di cedere a chi fa il lavoro il credito fiscale nei confronti dello Stato”.

Non è tardata ad arrivare la risposta di Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri che, pur apprezzando l’annuncio del ministro Delrio sull’obbligo del certificato di stabilità, torna a chiedere l’introduzione di un fascicolo del fabbricato.

Tuttavia a noi l’annuncio di Delrio suscita non poche perplessità. Chi si prende la responsabilità di eseguire una certificazione su un fabbricato esistente ? Per poterla fare sarebbero necessari una serie di calcoli per esprimere un parere. Se il parere è positivo il tecnico si assume tantissime responsabilità a meno che il fabbricato non stia effettivamente in ottime condizioni. E se il tecnico, per non assumersi eccessive responsabilità, desse parere  negativo ? A questo punto il fabbricato andrebbe sgombrato con enorme disagio per gli inquilini  e con spese a carico della collettività.

Lo stesso Zambrano, sul Sisma Bonus incalza dicendo che “sono necessarie delle modifiche normative per renderlo meglio attuabile. Va detto, però, che non possiamo aspettare che siano i condomini e i proprietari di immobili ad avviare determinate procedure. Bisogna far sì che si abbia una conoscenza più ampia dello stato degli immobili, in modo da poter stabilire se e come è necessario intervenire per garantirne la sicurezza”.

Anche noi crediamo che il Sisma Bonus possa essere un passo avanti, ma per come è pensato ora, ad intervenire possono essere solo quei soggetti che hanno già liquidità per eseguire i lavori e hanno la possibilità di scaricare il credito di imposta. Per i condomini c’è la possibilità di cedere il credito, ma non alle banche e neanche alle assicurazioni, ma solo alle imprese. Dove sono le imprese che possono anticipare tanti capitali?