Progettazione

Quali sono i vantaggi delle strutture non dissipative?

27 Gennaio 2020

Le NTC 2018 hanno introdotto delle importanti novità in merito alle strutture non dissipative. Già nel paragrafo 7.2.1 delle NTC 2008 emanate dal MIT veniva definito il comportamento strutturale non dissipativo che poteva essere utilizzato per le costruzioni in zona sismica non dotate di dispositivi di dissipazione e nello specifico:

Nel comportamento strutturale non dissipativo, cui ci si riferisce quando si progetta per gli stati limite di esercizio, gli effetti combinati delle azioni sismiche e delle altre azioni sono calcolati, indipendentemente dalla tipologia strutturale adottata, senza tener conto delle non linearità di comportamento (di materiale e geometriche) se non rilevanti.

In particolare nei criteri di modellazione della struttura e dell’azione sismica considerando un comportamento non dissipativo, le NTC 2008 imponevano l’utilizzo di modelli lineari considerando un fattore di comportamento (ex fattore di struttura) pari a 1.

La nuova norma riporta che per comportamento strutturale non dissipativo, nella valutazione della domanda tutte le membrature e i collegamenti rimangono in campo elastico o sostanzialmente elastico; la domanda derivante dall‘azione sismica e dalle altre azioni è calcolata, in funzione dello stato limite cui ci si riferisce, ma indipendentemente dalla tipologia strutturale e senza tener conto delle non linearità di materiale, attraverso un modello elastico.

Strutture non dissipative o strutture dissipative?

La scelta del comportamento strutturale è del progettista che può decidere se preferire un comportamento basato sulla resistenza e la rigidezza del fabbricato (non dissipativo) o sulla duttilità. I principali vantaggi della scelta di strutture non dissipative sono:

  • non occorre amplificare le sollecitazioni in fondazioni per q/1,5
  • non occorre rispettare la gerarchia delle resistenze
  • non occorre effettuare le verifiche di duttilità
  • non occorre rispettare i dettagli costruttivi del Cap.7 delle NTC 2018.

Il fattore di comportamento in questo caso avrà un valore massimo pari ad 1,5 e sarà ridotto rispetto al valore minimo relativo alla CD’’B’’ (tab. 7.3.II); l’espressione relativo al qND è la seguente come riportato dalla 7.3.2 delle NTC 2018:

    \[ 1\leq q_{ND}=\frac{2}{3}q_{CD''B''}\leq1,5 \]

Occorre effettuare una precisazione per quanto riguarda la verifica dei nodi. Le NTC 2018 evidenziano come la verifica di resistenza dei nodi (nel caso di strutture a telaio) sia obbligatoria indipendentemente dal comportamento strutturale scelto dal progettista così come prescritto all’interno del capitolo 7.4. La Circolare esplicativa invece parla di obbligatorietà della verifica alle strutture in classe di duttilità alta e nei nodi non confinati nelle strutture in classe di duttilità bassa. Questa considerazione del testo esclude quindi le strutture non dissipative; si evidenzia però come la Circolare non abbia valore cogente e quindi le verifiche dei nodi si rendono sempre obbligatorie.

Come si imposta una struttura non dissipativa in IperSpace?

Nelle novità della nuova versione di IperSpace, verranno forniti i prototipi per le strutture non dissipative. Se si vuole impostare tale comportamento al modello strutturale creato con il programma occorre:

  • modificare tutti i criteri di verifica della struttura in cui si limitano le deformazioni del calcestruzzo a 0.0022, quelle dell’acciaio a 0,002 e attivando il modello incrudente;

  • per non dover rispettare la gerarchia delle resistenze occorre eliminare tutti i check relativi alle Gerarchie nei criteri di verifica e precisamente per i pilastri e travi la gerarchia flessione-taglio e per i soli pilastri la gerarchia in direzione Y e Z;

  • togliere il check delle minime staffe del capitolo VII (Min. Staffe Sisma).

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