Premium Day: 18 maggio 2019

Sabato 18 maggio 2019, presso l’Hotel Lemi di Torrecuso (BN), si terrà il Premium Day di Soft.Lab, una giornata di formazione e aggiornamento sul calcolo strutturale. L’evento è ormai un riferimento per i tecnici italiani per scoprire le ultime novità software e dal mondo dell’edilizia. La giornata sarà presenziata dalle principali figure aziendali e da importanti rappresentanze dal mondo delle istituzioni e accademico. Al mattino ci sarà la presentazione del libro “IperSpace, che passione!” scritto dall’ing. Dario Nicola Pica CEO & Founder Soft.Lab e presentato dall’ing. Braian Ietto fondatore della pagina FB “Ingegneria e dintorni”; successivamente si terrà un corso di formazione sulle novità della nuova versione di IperSpace BIM e la premiazione de “La struttura dell’anno” IperSpace Social Contest. Nel pomeriggio un seminario con il rilascio di 3 CFP per ingegneri dal titolo Adeguamento sismico di strutture in cemento armato dove interverranno il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Benevento l’ing. Giacomo Pucillo, il prof. ing. Nicola Caterino docente di Tecnica delle Costruzioni presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope e la prof. ing. Maria Rosaria Pecce, docente ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso l’Università degli Studi del Sannio.

Leggi la locandina ufficiale del Premium Day 2019 e iscriviti subito!

locandina Premium Day 2019

Vota “La struttura dell’anno”

A scegliere il vincitore di IperSpace Social Contest “La struttura dell’anno” sei tu! Decine di progetti candidati e realizzati in tutta Italia dai nostri clienti con il software di calcolo strutturale IperSpace; un solo vincitore che sarà premiato sabato 18 maggio 2019 in occasione del Premium Day. Il progettista della struttura più votata riceverà:

• una targa ufficiale;
• una copia omaggio del nuovo libro dell’ing. Dario Nicola Pica, CEO & Founder di Soft.Lab;
• un buono sconto di 50 € da utilizzare sull’acquisto di prodotti e servizi Soft.Lab da spendere entro il 2019.

Visita la sezione vota di IperSpace Social Contest, leggi la descrizione dei progetti, guarda la gallery dedicata e vota la struttura dell’anno. Le votazioni si concluderanno in data 10 maggio 2019.

Le novità della Circolare NTC 2018 in merito agli edifici in muratura

Quando si considera un edificio in muratura è possibile che al suo interno ci siano diverse tipologie costruttive, presumibilmente realizzate in differenti periodi. Dunque, nel momento in cui si decide di effettuare una verifica su un edificio in muratura, bisogna analizzare i vari elementi che lo compongono; ad esempio, se si ha a che fare con un edificio misto in cemento armato e muratura, per il calcestruzzo e per l’acciaio bisogna definirne le caratteristiche, mentre per la parte in muratura i parametri da considerare sono presenti nell’allegato alla Circolare applicativa alle NTC 2018, a seconda del livello di conoscenza (che viene suddiviso in LC1, LC2 o LC3). Oltre a questo parametro deve essere definito anche il fattore di confidenza.

Così come dettato dalla normativa, è possibile svolgere vari tipi di analisi, ovvero:

  • analisi statica lineare;
  • analisi dinamica lineare;
  • analisi statica non lineare;
  • analisi sismica non lineare.

C’è però da dire che, per gli edifici in muratura, quella più consona è l’analisi statica non lineare poichè tiene conto della duttilità dei materiali, si possono considerare ambedue le tipologie strutturali e l’azione sismica può essere assegnata contemporaneamente ad entrambe.

Ma cosa dice la Circolare NTC 2018 a riguardo?

In linea del tutto generale, per valutare il grado di sicurezza di un edificio è necessario andare a ricercare le criticità nei confronti delle azioni considerate, sia quelle sismiche che non sismiche. Non è poi sufficiente andare ad effettuare la verifica sotto l’effetto dell’azione sismica, ma è indispensabile garantire un consono livello di sicurezza anche nei confronti delle azioni non sismiche

Nello specifico, per gli edifici esistenti in muratura, la valutazione della sicurezza va eseguita nei riguardi di tutti i meccanismi di collasso (sia di quelli locali che di quelli globali). È da precisare che la verifica per i meccanismi globali di collasso è necessaria solo dopo che siano stati opportunamente eliminati i meccanismi di collasso locale (con interventi mirati). Per quanto riguarda l’esecuzione delle verifiche degli edifici in muratura, la Circolare esorta di effettuarle per entrambi i meccanismi di collasso.

I meccanismi globali possono essere studiati sia con l’analisi lineare (ad esempio analisi statiche lineari o dinamiche lineari) che con analisi non lineari (ad esempio l’analisi statica non lineare Pushover). Risulta chiaro, parlando di meccanismi globali, risulta necessaria la modellazione dell’intero edificio.

I meccanismi locali invece sono riferiti a porzioni di fabbricato e la loro identificazione può essere ottenuta attraverso modellazioni specifiche, ad esempio con elementi continui o discreti, o prefigurata dal progettista sulla base della conoscenza storica del manufatto o del comportamento sismico di strutture analoghe, oppure in base al rilievo degli stati fessurativi già presenti, anche di origine non sismica. Devono essere considerate la qualità della tessitura muraria (anche in termini di ingranamento nello spessore), degli ammorsamenti tra le pareti e delle connessioni tra le pareti e gli orizzontamenti, la presenza di catene o altri elementi atti ad assorbire spinte (speroni e contrafforti) e le interazioni con altri elementi appartenenti alla costruzione o agli edifici adiacenti.

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I sistemi di copertura spingenti

Spesso, analizzando gli edifici esistenti in muratura, ci si trova di fronte a delle coperture che vengono definite “spingenti“. In modo particolare, quando si affronta il problema della vulnerabilità sismica, tali coperture sono spesso causa di dissesti locali anche in campo statico.

Occorre quindi fare una premessa: una copertura è spingente quando, sottoposta ai carichi verticali (statici e sismici), provoca delle spinte orizzontali sui vincoli adiacenti che ne garantiscono l’equilibrio; in pratica, una copertura spingente è quella che tende a ribaltare le pareti su cui appoggia.

L’assenza di spinta laterale per le murature nella configurazione di tetto inclinato, corrisponde all’assenza di sforzi normali nelle aste inclinate appoggiate sui setti murari i quali reagiranno tramite forze vincolari nelle due componenti verticale ed orizzontale. Quindi, se le aste risultano incastrate o incernierate alle murature, gli sforzi normali in esse (generati dai carichi verticali esterni), generano una spinta orizzontale sulle murature stesse.

 Meccanismi locali causati da tetto spingente

Tipicamente, questo tipo di coperture spingenti sono quelle a due falde con assenza di appoggio centrale (ovvero senza la catena). Un classico esempio di copertura non spingente è invece quella costituita da una capriata con catena, ovvero con appoggio centrale rigido :

Risulta quindi facile intuire che una copertura più è pesante e meno è rigida e più sarà spingente. Questa problematica riguarda principalmente i tipi di coperture in legno e, raramente, coperture in c.a. Ciò che svolge un ruolo fondamentale nel far diventare una copertura spingente o meno, è il tipo di collegamento che si intende utilizzare. Nel caso in cui ci si trovi a dover consolidare una copertura spingente in legno, i cui elementi strutturali si trovano in un buono stato di conservazione, è possibile agire o eliminando le spinte oppure assorbendole inserendo delle catene o dei cordoli, tutto attentamente dimensionato e calcolato. Una copertura spingente ha effetti estremamente negativi sulla risposta dell’edificio alle azioni sismiche poiché all’azione orizzontale sismica si aggiunge l’azione orizzontale per i carichi verticali; inoltre, la componente verticale sismica incrementa la spinta orizzontale.

Le NTC 2018 al paragrafo 8.7.4 riportano tra gli interventi raccomandati sugli edifici in muratura quelli volti alla riduzione ed eliminazione delle spinte non contrastate di coperture, archi e volte. In particolare, le coperture spingenti non sono ammesse nel caso di costruzione in muratura nuova e negli interventi su strutture esistenti e, in questo ultimo caso, se ci sono vanno eliminate oppure ridotte.

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