Centro Direzionale di Pisa

Descrizione generale dell'opera

Il progetto riportato riguarda il “Nuovo Centro Direzionale Umberto Forti” sito a Pisa in località Montacchiello, via Umberto Forti. Il fabbricato, di notevole importanza in relazione al contesto cittadino, ha le seguenti caratteristiche architettoniche:

  • superficie coperta mq 900,00 circa;
  • volume mc 25.000 circa;
  • numero di piani fuori terra sette con una porzione di fabbricato con un piano interrato;
  • altezza ml 28,00 circa.

Le caratteristiche strutturali sono:

  • fondazioni su pali ma impostate con le strutture superficiali su due livelli (una porzione del fabbricato è con interrato mentre l’altra è senza interrato);
  • presenza a piano terra di un ampio salone privo di strutture verticali di sostegno che partano dalle fondazioni;
  • due pensiline aeree di basso spessore e notevole lunghezza;
  • la circostanza che in realtà il fabbricato si compone di due corpi di fabbrica in c.a., che pur essendo contigui e collegati essenzialmente in copertura, anche se sono presenti altri collegamenti in acciaio a quattro piani intermedi, sono sostanzialmente scollegati tra di loro.

La particolare struttura "sospesa"

La struttura è improntata, anche per metodologia operativa del progettista strutturale, alla semplicità e alla facilità di realizzazione. Trattasi in sintesi di una struttura puntiforme pilastri e travi con solai gettati in opera; le particolarità da evidenziare in sintesi sono le seguenti:

  • vi è un amplio vano a piano terra, su triplo volume (h=11,70m), ad uso salone che doveva essere completamente libero (per intendersi non vi dovevano essere pilastri al suo interno) e quindi i cinque piani superiori incidenti sull’area del salone sono stati progettati in acciaio e solaio in lamiera grecata (al fine di ridurre i pesi propri) e appesi con due tiranti ad una importante struttura in cemento armato ancorata a ponte alle strutture perimetrali / laterali dell’ultimo piano (copertura);
  • altra particolarità interessante sono le due solette in CA gettate ad opera finita per il collegamento fra i due corpi di fabbrica che attraversano in quota il vano a piano terra, su triplo volume, ad uso salone; in questo caso la soletta è stata realizzata di modesto spessore (cm 25,00) su di una importante luce di appoggio laterale (ml 9,00 circa); vi è inoltre da precisare che l’attraversamento aereo è architettonicamente non di sviluppo lineare ma curvilineo; ovviamente tale soluzione per l’attraversamento aereo fa bella mostra di sè nel vuoto del doppio volume del salone.

I dettagli strutturali

Elevazione acciaio
Come sopra già riportato fra i due corpi di fabbrica in c.a. si inserisce una struttura in acciaio appesa alla copertura che si estende per quattro piani. La struttura si compone di pilastri / tiranti di forma circolare, travi di piano in profilati tipo HE e solaio in lamiera grecata. Tale struttura interessante sia per la tipologia che per le soluzioni tecniche adottate è stata completamente celata alla vista in considerazione di problematiche di anti incendio e architettoniche.
Il software utilizzato per la modellazione, l’analisi ed il calcolo è IperSpace. E’ stato realizzato un sottomodello della sola copertura per studiare il fluage secondo NTC2008 per valutarne gli effetti sulla planarità dei solai e sugli infissi dell’atrio. Anche per la soletta aerea di collegamento posta nel doppio volume del salone è stato utilizzato il programma IperSpace facendo un modello ad hoc con una shell curvilinea appoggiata su cerniere lineari di estremità.
Vista la particolarità strutturale del progetto sia le carpenterie di piano, i muri e gli sviluppi strutturali di travi e pilastri sono stati tutti “disegnati a mano”; questa metodologia di lavoro deriva forse da un nostro metodo di impostare i progetti più complessi che forse è più dispendioso dal punto di vista dei tempi di preparazione ma, reimpostando e progettando “a mano” tutte le particolarità strutturali fa sì che si possano mettere in evidenza e meglio analizzare e risolvere “su carta” le molteplici problematiche di cantiere.
In estrema sintesi la soluzione oltre al fatto di “essere fattibile” è risultata più massiccia strutturalmente, meno pesante e con minori costi economici cosa che ovviamente fa molto piacere a chi investe capitali nel campo edilizio e tende ad ottenere “strutture forti, fatte bene, sicure, di realizzazione facile e veloce a costi contenuti”.

Fondazioni Le fondazioni come detto sono su pali ma impostate per la parte superficiale su quote diverse. E quindi:

  • per una porzione di fabbricato le fondazioni sono impostate più profonde in quanto nella predetta zona vi sono locali interrati;
  • per una porzione di fabbricato le fondazioni sono impostate in superficie in quanto nella predetta zona non vi sono locali interrato.

Pur avendo tutto il fabbricato fondazioni su pali, quindi per intendersi “profonde”, la scelta progettuale e quindi la particolarità del calcolo è stata quella di fare collaborare le fondazioni “superficiali” e i pali allo scarico complessivo del fabbricato sul terreno.

Ovviamente tutto quanto sopra è il risultato oltre che delle nostre capacità di saper interpretare al meglio le problematiche strutturali anche alla “maneggevolezza, versatilità, semplicità di input, e di quant’altro” del programma strutturale che abbiamo utilizzato.

PROGETTA CON IPERSPACE

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ALTRI PROGETTI

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