Chiesa di Santo Stefano

Una struttura a pareti dalla forma circolare

La modellazione, l’analisi e le verifiche sulla Chiesa sono state realizzate con il software di calcolo strutturale IperSpace.
La struttura oggetto della presente descrizione è ubicata in Telese Terme (prov. di Benevento) in Via Vallo Rotondo, in catasto al Foglio n° 10 particelle 111, 175, 209, 593, 595, 756, 758, 760, 762, 768. Il fabbricato, che in pianta ha forma irregolare inscrittibile in un settore di corona circolare (Rmin= 15 m, Rmax= 62 m, ß= 70°) ha altezza strutturale variabile tra 8.65 m e 24.20 m. L’opera riguarda il progetto di una nuova costruzione della Chiesa, Case Canoniche, Salone e Locali del Ministero Pastorale della Parrocchia Santo Stefano di Telese. Il piano delle fondazioni si trova a circa 3.30 m dal piano campagna attuale. Le strutture di fondazione sono realizzate per la quasi totalità con un reticolo di travi rovesce, mentre nella zona posteriore dell’aula ecclesiale, dove i pilastri sono molto ravvicinati è stata prevista la realizzazione di una platea di raccordo che ingloba le travi di fondazione. In elevazione, le parti strutturali sono state realizzate con un insieme di telai in c.a. che seguono gli archi della costruzione architettonica nella direzione sub-x e le direzioni radiali della costruzione architettonica nella direzione sub-y. Sono presenti pareti in c.a. contro-terra nel piano seminterrato, solidali con i pilastri, che assolvono anche alla funzione di contenimento del terreno. Ai piani superiori sono presenti pareti in c.a. nella torre posteriore, ubicata nella zona uffici e nelle due torri anteriori nella zona frontale.
Le scale di collegamento dal piano seminterrato al primo piano nell’ala destra sono realizzate con soletta rampante, quelle della torre posteriore, zona uffici, sono realizzate con gradini a sbalzo dalle pareti e quelle che collegano l’aula ecclesiastica alla cantoria, sulla parte frontale, con gradini a sbalzo dalla trave a ginocchio.

Le diverse tipologie di solai

I solai, inclinati ed orizzontali, sono del tipo latero-cementizio con travetti gettati in opera, di base 12 cm, laterizi di alleggerimento e soletta armata di completamento, dello spessore totale di 28+6=34 cm, 24+6=30 cm e 20+5=25 cm.
E’ presente un numero limitato di travetti in c.a.p. in zone circoscritte per il rispetto della limitazione dell’altezza in funzione della luce. Sono presenti anche zone di solaio piano o inclinato realizzati a soletta piena. Le strutture di copertura, caratterizzate da numerosi e notevoli salti altimetrici, sono realizzate con diversi sistemi costruttivi, in particolare:

  • le zone perimetrali anteriore e posteriore con solai in c.a.;
  • le due ali laterali con solai in c.a. sui quali si appoggiano strutture in legno per la sagomatura delle falde triangolari. Le strutture in legno sopra dette appoggiate sul solaio sottostante sono calcolate a parte, non fanno parte della modellazione tridimensionale del calcolo strutturale e sono state considerate come carico portato dal sottostante solaio;
  • la zona centrale, relativa all’aula ecclesiastica, con struttura totalmente in legno, costituita da travi principali e secondarie in legno lamellare, con sovrapposto tavolato continuo, dello spessore di cm 4 e ulteriore strato di pannelli multistrato disposti a file alternate, dello spessore di 2.4 cm e solidarizzati con viti al tavolato sottostante ed alle travi principali e secondarie, per conferire rigidezza laterale alla copertura.

Per il calcolo degli spettri di risposta la struttura è stata considerata a pareti, non regolare in pianta ed in elevazione, di classe III. Le verifiche di tutti gli elementi strutturali sono state condotte agli stati limite SLV, SLD tenendo conto anche del contributo del sisma verticale, vista la presenza di elementi a sbalzo di luce > 4 m, e di pilastri in falso, pur assumendo questi ultimi, una funzione prettamente architettonica (realizzazione contorno croce sulla parte posteriore dell’ala sinistra) piuttosto che strutturale. Per gli elementi in legno sono state altresì condotte le verifiche alle azioni eccezionali (incendio) prevedendo come dato di progetto REI 120. Gli elementi in c.a., solai, travi e pilastri per caratteristiche dei materiali e dimensioni delle sezioni soddisfano, come ampiamente documentato in letteratura tecnica, il requisito REI 90.
Le verifiche degli spostamenti relativi sono state condotte con le sollecitazioni derivanti dallo spettro SLD applicando come limite quello dello stato limite SLO pari a 0.0033*h = 2/3 del limite SLD (0.005*h) in modo da ritenere implicitamente soddisfatta la verifica degli spostamenti relativi allo stato limite SLO, richiesta per gli edifici calcolati in Classe III.
Riguardo alle verifiche di resistenza SLU di tutti gli elementi strutturali relative alle sollecitazioni derivanti applicando lo spettro SLD ridotto per il coefficiente h=2/3 (richieste per gli edifici di classe III) si può affermare che poiché lo spettro SLD ha ordinata inferiore rispetto allo spettro SLU per tutti i periodi, l’esito positivo delle verifiche SLU per spettro SLU implica che anche le verifiche SLU per spettro 2/3 SLD sono soddisfatte.

PROGETTA CON IPERSPACE

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ALTRI PROGETTI

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