5 buoni propositi per l’edilizia 2018

Con il 2017 ormai archiviato, cosa c’è da aspettarsi nel mondo dell’edilizia da questo 2018? Beh le aspettative sono tante, forse anche troppe… Il 2017 ci ha lasciato nuovi strumenti come l’EcoBonus ed il SismaBonus, che però consentono di intervenire solo a quei soggetti che hanno liquidità immediata per anticipare gli importi, una sentenza del Consiglio di Stato con l’apertura del dibattito sull’equo compenso dei professionisti, delle linee guida per la ricostruzione post sisma del centro Italia (non ancora iniziata purtroppo), un piano casa prima annunciato e poi prorogato in molte regioni e potremmo continuare ancora per molto.

L’inizio di un nuovo anno, si sa, è tempo di buoni propositi. Vediamo insieme quali sono i 5 motivi per sperare in un buon 2018 per l’edilizia.

Chiarezza per quanto riguarda il BIM

Il 1 dicembre il Ministro Delrio ha emesso il decreto BIM, ma già sono nate numerose critiche da parte di ordini professionali e tecnici del mondo dell’edilizia per l’assoluta mancanza di riferimenti alla norma europea UNI 11337 e per le indicazioni troppo rivolte agli appalti e non alla gestione. In fin dei conti, però, non possiamo lamentarci più di tanto perché l’Italia è forse uno dei pochi Stati Europei ad aver formalizzato una legislazione in merito;

Che sia l’anno della ripresa?

Chi lo sa, certo è che per quest’anno i numeri sembrano essere di prospettiva leggermente positiva. L’ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) prevede per il 2018 un aumento dell’1,5% in termini reali degli investimenti in costruzioni su base annua e dell’1% per la nuova edilizia abitativa. Speriamo non si sbaglino!

Ristrutturazioni sì, ristrutturazioni no?

il rinnovo già annunciato dell’Ecobonus e del Sismabonus anche per il 2018, magari con un supporto maggiore da parte dello Stato nel finanziare questi due utili strumenti;

Il nodo sicurezza sismica

L’avvio del piano Casa Italia e del piano scuole per interventi di messa in sicurezza e adeguamento sismico, la ricostruzione delle aree del centro Italia colpite dal sisma, maggiori incentivi fiscali nei confronti di ristrutturazioni possano creare quell’indotto necessario a far ripartire un settore che nel giro di 10 anni ha visto una diminuzione del 60% degli investimenti;

Le Nuove NTC: queste sconosciute…

Ultimo ma non meno importante, sono le tanto attese Nuove NTC che ormai ogni gennaio sentiamo dire “questo è l’anno buono”. Sembrerebbe (e questa volta per davvero!) che il 2018 possa essere l’anno buono, in quanto la Circolare è stata due volte approvata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici nei mesi di settembre e ottobre 2017. Il periodo più probabile sembra essere tra l’estate ed il prossimo autunno in quanto, a marzo, ci saranno le elezioni politiche ed appare inverosimile che vengano emanate prima.

La speranza quindi è che in questo 2018 la tanto attesa ripresa cominci a farsi sentire per un comparto centrale dell’economia italiana come l’edilizia, che ha un peso sul PIL del 12% con un fatturato di 37 miliardi di euro per 240 mila imprese.

Inarcassa finanzia il tuo acquisto di IperSpace BIM

In questi giorni la Fondazione architetti e ingegneri liberi professionisti iscritti ad Inarcassa ha messo a disposizione un fondo per agevolare l’aggiornamento dei suoi professionisti ai software informatici BIM. I requisiti che vengono richiesti per accedere al finanziamento agevolato, nella fattispecie, sono:

  • meno di 45 anni di età;
  • un’iscrizione alla Cassa inferiore ai 10 anni, anche non continuativi (all’atto della richiesta).

La cifra di acquisto finanziabile del software BIM è di €4000 oltre oneri (€4880); verrà erogato per il tramite della terza linea di credito a valere di InarcassaCard, il rimborso del finanziamento avverrà a cura dell’interessato mediante il piano di ammortamento prescelto in rate mensili, mentre gli interessi passivi sulle operazioni di finanziamento sono sostenuti dalla Fondazione.

In caso di richiesta di finanziamento della specie contestuale alla richiesta di InarcassaCard, la predetta Terza linea e la relativa erogazione potranno avvenire senza che siano trascorsi i quattro mesi di titolarità.

Per richiedere il servizio basta:

  • cliccare sul link che rimanda alla Fondazione Inarcassa;
  • effettuare il login con le proprie credenziali Inarcassa;
  • effettuare l’upload del preventivo fornito da Soft.Lab ed inserire i dati aziendali;
  • specificare il prodotto BIM che si intende acquistare (IperSpace BIM).

Effettuate le dovute valutazioni e verifiche del caso, la Banca attiverà il finanziamento e l’erogazione del servizio. Per ulteriori informazioni e dettagli visita il sito Inarcassa o Fondazione Inarcassa.

Si tratta di un’ottima occasione per avere IperSpace BIM, l’esclusivo software di calcolo strutturale BIM oriented di Soft.Lab che consente l’analisi di strutture in cemento armato, acciaio, legno, miste e muratura. L’architettura informatica di IperSpace in questa nuova versione, è stata completamente ripensata e ridisegnata attraverso una re-ingegnerizzazione dei tool di sviluppo che hanno migliorato notevolmente le performance globali. Il passaggio unico alla 64 bit, l’import ed export di file IFC, la compatibilità con gli standard IFC4 Add1, il pieno supporto ad OpenGL 4.2, l’implementazione dei sistema di rinforzo sono solo alcune delle caratteristiche e dei vantaggi di IperSpace BIM, il supporto software ideale pensato per lo strutturista.

Il BIM in Europa: lo stato dell’arte

L’Italia non è l’unico Paese della Comunità Europea ad avere un vuoto normativo così grande in ambito BIM (vedi Il BIM in Italia: quando obbligatorio). Sebbene la forte diffusione dell’approccio BIM in Europa, pochi sono gli Stati che possono vantare una Normativa specifica con relative Linee Guida per l’applicazione. In questo articolo vengono riportati alcuni Stati membri europei ed informazioni riguardanti il percorso normativo in merito al BIM.

Germania:  nel 2012 viene varata la BIM-Guide for Germany e nel 2015, il Ministero Federale per i trasporti e le Infrastrutture ha creato il portale Plattform Digitales Bauen con l’intento di raccogliere idee, progetti, contributi per la creazione di una normativa nazionale. Stando alle ultime notizie, entro il 2020 dovrebbe essere varata una normativa BIM.

Francia-Spagna:  non esiste una normativa di riferimento, anche se l’intenzione originale, per la Francia, era di realizzarne una per la fine del 2017 mentre per la Spagna è il 2018. In molti appalti pubblici, come spesso avviene in Italia, le stazioni appaltanti richiedono già l’utilizzo del BIM.

Regno Unito:  nel 2015 viene rilasciato il BIM Protocol v.2.1 ed esistono dei protocolli ben definiti con anche modelli di validazione di riferimento. E’ l’unico paese del Centro Europa che dispone sia di una normativa che di linee guida per i progettisti.

Olanda:  manca una normativa per gli appalti pubblici nonostante, a partire dal 2013, ve ne sia una che prevede l’utilizzo del BIM per il Facility Management.

Svezia-Finlandia-Norvegia-Danimarca:  sono i paesi del Nord Europa ad essere i più all’avanguardia quando si parla di BIM. Questi Stati dispongono di norme ben precise (si veda il Danish BIM Mandate o il Common BIM Requirements finlandese) volte a definire i principi generali di progettazione, gestione e utilizzo dei modelli BIM.

BIM Europa

Come si evince dall’analisi di alcune delle più grandi economie europee, il discorso BIM è centrale nell’ingegneria e architettura europea, nonostante, nella maggior parte dei casi, manchino delle normative che ne definiscano i caratteri ed i principi generali; si evidenzia come del resto il BIM rappresenti un approccio consolidato per la progettazione attuale e del futuro.

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Opere di sostegno: un focus su progettazione e verifica

Le opere di sostegno sono quella tipologia di azione che viene intrapresa qualora si renda necessario contrastare l’azione del terreno, sia esso di riporto o derivante da scavo. Nello specifico, le tipologie di opere di sostegno, si possono dividere in tre categorie:

  • rigide: muri a gravità, muri a mensola, muri con fondazione inclinata, muri su pali etc.;
  • flessibili: paratie, palancole metalliche etc.;
  • strutture miste: terre armate, terre rinforzate etc.

In fase di progettazione e dimensionamento, è indispensabile tenere in considerazione, tramite un’accurata definizione, le azioni esterne e le condizioni al contorno per poter valutare gli effetti derivanti dalle forma e stratificazione del terreno, dell’eventuale presenza di acqua, degli effetti inerziali e di quelli derivanti da eventuale sovraccarichi.

opere di sostegno

Il calcolo per la valutazione dei carichi gravanti sui muri, secondo le NTC 08, tiene conto di due metodologie:

  • superfici di scorrimento piane: Teoria di Rankine, Metodo di Coulomb, Metodo di Mononobe-Okabe (metodo pseudo statico);
  • superfici di scorrimento curve: Mistilinea, Spirale logaritmica.

Dalla definizione delle azioni (carichi, spinte del terreno, effetto sisma etc.) si effettuano le verifiche (in ottemperanza alle NTC 2008 par. 6.5.3.1.1) di stabilità esterna GEO (di tipo geotecnico) e EQU (di corpo rigido) quali verifica alla rotazione o ribaltamento, traslazione o scorrimento, fondazione o a capacità portante e di stabilità globale; altra verifica è quella di stabilità interna STR attraverso l’analisi ed il controllo della resistenza strutturale.

La bozza delle nuove Norme tecniche per le costruzioni dovrebbe apportare pochi cambiamenti, nello specifico:

  • in merito alle verifiche allo SLU di tipo geotecnico (GEO) non si fa una distinzione sugli approcci; in generale si utilizza per tutte le verifiche, sia geotecniche che strutturali, la combinazione unica A1+M1+R3 dove occorre considerare degli appositi valori dei coefficienti parziali riportati nelle Tabelle della nuova norma. Si introduce, per i coefficienti parziali sulle resistenze, un valore dell’azione di ribaltamento non più unitario ma pari a 1.15 e un coefficiente di carico limite in azione SISMA pari a 1.2;
  • il coefficiente di riduzione dell’accelerazione massima attesa al sito βm non segue più degli intervalli ma tiene conto di valori predefiniti a seconda dell’SLV o SLD.

Il calcolo e la verifica delle opere di sostegno rigide sono possibili con il software Monolith 2. Il software consente la modellazione delle opere di sostegno, delle caratteristiche meccaniche del terreno, delle pressioni interstiziali e delle azioni mutue con manufatti circostanti. Monolith 2 inoltre offre la possibilità di modellare sia carichi uniformi, nastriformi, lineari e puntiformi con impostazione e calcolo dell’azione sismica. Le verifiche vengono realizzate secondo il par. 6.5.3 sia di tipo GEO, EQU e STR delle NTC ’08 e secondo gli Eurocodici.