NTC 2018: un focus sulle strutture in muratura

Il patrimonio edilizio italiano è costituito da un elevato numero di strutture in muratura. Nelle scorse settimane sono stati affrontati le novità delle NTC 2018 sulle strutture in cemento armato, acciaio, legno e opere geotecniche; in questo articolo evidenziamo le principali modifiche sulle strutture in muratura in attesa della pubblicazione della Circolare Ministeriale.

Le principali novità delle NTC 2018 rispetto alle NTC 2008 riguardano il Capitolo 4 paragrafo 4.5Costruzioni in muratura” e sono:

  • introduzione della rigidezza fessurata per l’analisi lineare del delta termico;
  • definizione, tra i sistemi costruttivi, della muratura confinata che deve essere progettata in ottemperanza alle norme UNI EN 1996, Eurocodice 6 ed Eurocodice 8;
  • introdotti gli spessori minimi dei setti dei blocchi forati per la valutazione degli elementi resistenti;
  • stima della resistenza a taglio per muratura con giunti orizzontali sottilicon relativa tabella per la valutazione;
  • al paragrafo 4.5.2.3 denominato “Murature” si sono aggiunte delle limitazioni specifiche sui giunti verticali non riempiti e con il letto di malta interrotto rimandando a riduzioni della resistenza indicate nell’Eurocodice 6 come integrato dalla relativa Appendice nazionale;
  • definizione della muratura rettificatae campo di applicazione;
  • modificati i coefficienti parziali di sicurezzache risultano, in molti casi, difformi da quelli dell’Eurocodice 6 dell’Eurocodice 8;
  • modifiche terminologiche (come avvenute in tutta la nuova norma) in ottemperanza all’Eurocodice 6.

Nel complesso anche per le strutture in muratura, le NTC 2018, evidenziano un netto avvicinamento agli Eurocodici sia in termini di definizione dei parametri che terminologico. Si evidenziano però ancora difformità e lacune in merito alle verifiche di duttilità delle sezioni di base di pilastri e pareti che probabilmente verranno risolti con la pubblicazione della Circolare.

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La Soft.Lab è tra gli sponsor di quattro seminari gratuiti organizzati da Legislazione tecnica. Il ciclo, denominato Regola&Arte, vedrà la partecipazione di relatori esperti del settore e affronterà le seguenti tematiche di grande attualità: NTC 2018, Sicurezza Sismica e BIM per citarne alcuni.

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NTC 2018 in Gazzetta Ufficiale: il testo

Il Decreto del 17 Gennaio 2018 è stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sancisce l’approvazione definitiva delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 (NTC 2018). L’entrata in vigore avverrà 30 giorni dopo la pubblicazione in GU (20 febbraio 2018) e quindi a partire dal 22 marzo 2018 (Art.1); durante questo periodo transitorio vige l’obbligo di applicazione della precedente Norma (NTC 2008).

Come riportato dall’Art.2 del testo della nuova norma denominato “Ambito di applicazione e disposizioni transitorie” vi sono delle eccezioni per opere pubbliche e opere private in corso di realizzazione o approvazione; nello specifico le NTC 2018 riportano:

  • le opere pubbliche o di pubblica utilità in corso di esecuzione, per i contratti pubblici di lavori già affidati, nonché per i progetti definitivi o esecutivi già affidati prima della data di entrata in vigore delle norme tecniche per le costruzioni di cui all’art. 1 (Approvazione ndr), si possono continuare ad applicare le previgenti norme tecniche per le costruzioni fino all’ultimazione dei lavori ed al collaudo statico degli stessi;
  • le opere private le cui opere strutturali siano in corso di esecuzione o per le quali sia già stato depositato il progetto esecutivo, ai sensi delle vigenti disposizioni, presso i competenti uffici prima della data di entrata in vigore delle Norme tecniche per le costruzioni di cui all’art. 1, si possono continuare ad applicare le previgenti Norme tecniche per le costruzioni fino all’ultimazione dei lavori ed al collaudo statico degli stessi.

Nelle scorse settimane sono stati affrontati diversi focus sulle strutture in cemento armato, acciaio, legno e opere geotecniche per capire e anticipare le novità della nuova norma. In particolare l’auspicio è che la Circolare applicativa, documento fondamentale per i professionisti, venga emanata prima dell’entrata in vigore del 22 marzo 2018, per poter fornire a tutti i tecnici gli strumenti necessari per l’interpretazione del testo delle NTC 2018.

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NTC 2018: un focus sulle strutture in legno

Dopo aver esaminato le novità delle NTC 2018 sulle strutture in cemento armato, acciaio e opere geotecniche vediamo quelle che sono le introduzioni e le modifiche più importanti per le strutture in legno. Il materiale legno è uno dei più innovativi in ambito ingegneristico e con gli anni, sta trovando largo uso e applicazione nell’ambito dell’ingegneria strutturale. Le NTC 2018 di prossimo rilascio (saranno integrate successivamente dal rilascio della Circolare esplicativa) hanno colmato diverse problematiche delle NTC 2008 soprattutto per gli elementi strutturali lignei.

Le modifiche più significative riguardano il Capitolo 4, 7 e 11 della nuove norme tecniche e sono nello specifico:

  • le azioni di progetto vengono assegnate ad una delle classi di durata del carico e vengono definite le modalità di azione e calcolo del carico da neve q_{sk} al suolo in funzione delle caratteristiche del sito per altitudini di riferimento a_s  maggiori o inferiori a 1000 metri; viene definita inoltre anche l’azione del vento e la durata del relativo carico;
  • modifica dei coefficienti parziali \gamma_m  per le proprietà dei materiali inserendo nella tabella di riferimento, rispetto alle NTC 2008, una Colonna B per produzioni continuative di elementi o strutture soggette a controllo continuativo del materiale dal quale risulti un coefficiente di variazione della resistenza non superiore al 15%. Tale modifiche risultano più rispondenti ed in linea con l’Eurocodice 5;
  • nell’ambito del Capitolo 7, si dichiara esplicitamente che anche le strutture in legno debbano essere progettate con una concezione strutturale in accordo con il comportamento dissipativo (classe di duttilità A o B) o non dissipativo. Inoltre si definiscono meglio quelli che sono gli aspetti concettuali della progettazione ed i fattori di struttura che devono essere opportunamente motivati nella scelta e nel dimensionamento dei collegamenti;
  • i fattori di struttura per le costruzioni in legno vengono allargati anche per pannelli di tavole incollate a strati incrociati, collegati mediante chiodi, viti e bulloni;
  • si obbliga la certificazione obbligatoria per tutti i materiali in legno utilizzati in ambito strutturale e aggiornate tutte i riferimenti alle norme di prodotto rispetto alle NTC 2008. Vengono definite inoltre le modalità ed i compiti del Direttore dei Lavori in merito all’accettazione e l’identificazione di materiale ligneo in cantiere.

Come per le altre classi di materiale, anche per le strutture in legno le NTC 2018 segnano un enorme passo avanti con la definizione di un approccio più in linea con la normativa europea. La pubblicazione postuma della Circolare, darà comunque indicazioni più precise e puntuali su tutti i capitoli menzionati con particolare riguardo per gli edifici esistenti; maggiori precisazioni saranno date in merito agli interventi su costruzioni esistenti in legno e per interventi con il legno su costruzioni esistenti di diverso materiale.

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NTC 2018: un focus sulle strutture in cemento armato

Sebbene le strutture in cemento armato siano una parte ben consolidata nella normativa italiana, le NTC 2018 riportano delle modifiche importanti in capitoli strategici. Come si è già visto con le strutture in acciaio e le opere geotecniche, le nuove norme intervengono in maniera netta in merito all’adeguamento sismico, la vita nominale e i criteri di valutazione della sicurezza dei fabbricati. In questo focus si analizzano i punti fondamentali e le modifiche più significative riportate sulle strutture in cemento armato dalle NTC 2018.

Nel Capitolo 4 al paragrafo Costruzioni in calcestruzzo e nel Capitolo 7 le novità più importanti sono:

  • oltre a modifiche in merito alla definizione dei coefficienti di sicurezza per la precompressione, puntualizzazioni sulle verifiche a taglio (dove saranno meglio trattate con la pubblicazione della Circolare), punzonamento, torsione, sulla snellezza e l’analisi lineare, quella più importante riguarda la valutazione della duttilità degli elementi inflessi. Questa considerazione consente di considerare gli effetti del confinamento degli elementi e quindi delle deformazioni ultime del calcestruzzo indotte dalla presenza ulteriore di staffe. Tale introduzione risulta fondamentale per la valutazione di elementi presso-inflessi in particolare i pilastri;
  • introduzione di strutture a pendolo inverso (così come visto per le strutture in acciaio), verifiche specifiche per i nodi trave-pilastro, introduzione di elementi di partizione “duttili” che consentirà un maggiore studio sul meccanismo di ribaltamento e fessurazione delle partizioni verticali (tamponature) sotto azione sismica.

Nel Capitolo 8 si fa riferimento agli interventi relativi al costruito esistente e nello specifico si ha:

  • si definiscono le categorie di intervento ed il relativo livello di sicurezza della costruzione; nel caso di strutture isolate il \zeta_E, ovvero il rapporto tra l’azione sismica resistente e quella prescritta, deve essere maggiore o uguale a 1. Nel caso di variazione di classe e/o destinazione d’uso si assume come valore minimo per l’adeguamento \zeta_E = 0,8. Questa precisazione nasce dopo la sentenza della Cassazione degli scorsi mesi che ha obbligato la chiusura di una scuola in provincia di Grosseto.

Le novità delle NTC 2018 evidenziano, per certi aspetti, una certa convergenza con le normative europee quali ad esempio l’Eurocodice 8. In ogni caso, con la pubblicazione postuma della Circolare integrativa alle NTC 2018, verranno fornite maggiori istruzioni in merito all’applicazione e alla corretta interpretazione della norma da parte del Ministero delle Infrastrutture.

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NTC 2018: un focus sulle opere geotecniche

Le opere geotecniche sono da sempre un punto nodale all’interno delle NTC. La complessità e l’importanza dell’argomento rendono la Geotecnica una materia di primo ordine; con il rilascio delle NTC 2018 si riportano le più significative novità presenti al Capitolo 6 e al Capitolo 7.

In particolare le modifiche più rilevanti relative al Capitolo 6 sono:

  • eliminazione del doppio approccio progettuale contemporaneo AP1 e AP2. Le NTC 2018 definiscono l’utilizzo dell’approccio AP1 per le paratie, gallerie e altre opere mentre l’approccio AP2 per le fondazioni superficiali, le fondazioni profonde ed i muri di sostegno. Ulteriore chiarimento riguarda l’Approccio 1 dove le due condizioni vengono differenziate a seconda della tipologia di azioni da considerare: C1 (A1+M1+R1) per il dimensionamento strutturale mentre C2 (A2+M2+R2) per le verifiche geotecniche;
  • inserito un paragrafo specifico per la valutazione della resistenza a carico assiale di una palificata, precisazioni in merito alle fondazioni miste e la stabilità dei pendii naturali.

Per quanto riguarda i contenuti geotecnici del Capitolo 7 delle NTC 2018 si ha:

  • eliminazione dei coefficienti parziali di sicurezza che vengono portati ad un valore pari a 1.00;
  • dimensionamento dei muri di sostegno avviene come una qualsiasi struttura fuori terra tenendo conto maggiormente della condizione statica rispetto a quella sismica. Le forze statiche, in mancanza di dati empirici, si calcolano come F_{h} = k_{h}W e F_{v} = k_{v}W  utilizzando dei coefficienti di riduzione dell’azione sismica pari a 0,38 per lo Stato limite di Salvaguardia della vita e 0,47 per lo Stato Limite di Danno;

Altre novità importanti riguardano la classificazione sismica del sottosuolo a cui però va lasciata libertà al progettista riguardo la metodologia più opportuna per la valutazione delle onde di taglio del terreno; il coefficiente di sicurezza \gamma_r  per le fondazioni superficiali in determinate condizioni è pari a 1.8 rispetto al 2.3 delle NTC 2008.

Le introduzioni di tale norma consentono un avvicinamento fondamentale della normativa italiana con quella europea (Eurocodici); le NTC 2018 risultano essere in linea con la parte statica degli Eurocodici mentre si evincono ancora differenze con quella sismica.

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