Webinar | Circolare NTC 2018: facciamo chiarezza con il prof. ing. Luigi Petti

L’uscita della Circolare applicativa alle NTC 2018 ha fornito importanti chiarimenti al testo normativo emanato con il D.M. del 17 gennaio 2018. Il ciclo di webinar “Circolare NTC 2018: facciamo chiarezza” ha come obiettivo di analizzare le indicazioni (si ricorda che quest’ultima non ha valore cogente) fornite analizzando i capitoli e gli aspetti maggiormente interessati. Gli appuntamenti online previsti sono due e nello specifico:

Il primo appuntamento si occuperà di fare un’analisi attenta e scientifica sul testo applicativo alle NTC 2018, facendo considerazioni e raffronti con gli Eurocodici. Il secondo appuntamento ha come obiettivo quello di fare una valutazione riguardo le indicazione del Capitolo 8 delle nuove Norme Tecniche denominato Costruzioni Esistenti attraverso esempi pratici e richiami teorici.

Il relatore delle conferenze è il Prof. Ing. Luigi Petti docente di Tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno, Presidente di LACE e membro del Comitato Scientifico di Soft.Lab. La durata del seminario di formazione online è di 1 ora con possibilità al termine dell’intervento di fare domande al relatore.

Iscrizione webinar Circolare NTC 2018: facciamo chiarezza

La modalità di trasmissione degli interventi è tramite webinar, una conferenza online con possibilità dei partecipanti di seguire lo streaming e interagire dal proprio tablet, smartphone o pc. Il costo del webinar è 15 € IVA inclusa. Nel caso di acquisto di entrambi gli appuntamenti il prezzo scontato è 25 € IVA inclusa anzichè 30 €. Ad iscrizione effettuata si riceverà una mail di conferma e, prima della data del seminario, una guida pratica sull’utilizzo della piattaforma. Trenta minuti prima dell’inizio del webinar sarà inviato il link di accesso.

Clicca sui pulsanti che seguono per procedere all’iscrizione:

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Per info e chiarimenti: corsi@soft.lab.it oppure chiama allo 0824.874.392

Capitolo 8 – Costruzioni Esistenti: quali indicazioni con la Circolare?

Secondo e ultimo appuntamento per il ciclo “Circolare NTC 2018: facciamo chiarezza” dal titolo “Capitolo 8 – Costruzioni Esistenti: quali indicazioni con la Circolare?“. L’appuntamento online ha come obiettivo quello di fare una valutazione scientifica sul Capitolo 8 delle NTC 2018 denominato Costruzioni Esistenti e analizzare le indicazioni fornite dalla Circolare. Saranno affrontate le novità e introduzioni attraverso esempi pratici e richiami teorici.

Il relatore della conferenza è il Prof. Ing. Luigi Petti docente di Tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno, Presidente di LACE e membro del Comitato Scientifico di Soft.Lab.

La durata del seminario di formazione online è di 1 ora con possibilità al termine dell’intervento di fare domande al relatore.

Iscrizione webinar costruzioni esistenti

Il costo del webinar è 15 € IVA inclusa. Nel caso di acquisto anche del primo evento in data 28 marzo 2019 il prezzo scontato è 25 € IVA inclusa anzichè 30 €. Ad iscrizione effettuata si riceverà una mail di conferma e, prima della data del seminario, una guida pratica sull’utilizzo della piattaforma. Trenta minuti prima dell’inizio del webinar sarà inviato il link di accesso.

Per info e chiarimenti non esitate a contattarci al seguente indirizzo email: corsi@soft.lab.it o al numero di telefono 0824.874.392

Circolare NTC 2018: considerazioni sui principi alla base della norma

Primo appuntamento per il ciclo “Circolare NTC 2018: facciamo chiarezza” dal titolo “Circolare NTC 2018: considerazioni sui principi alla base della norma“. L’appuntamento online ha come obiettivo quello di fare un’analisi attenta e scientifica sul testo applicativo alle NTC 2018, facendo considerazioni e raffronti con gli Eurocodici. Saranno affrontate le novità e introduzioni attraverso esempi pratici e richiami teorici.

Il relatore della conferenza è il Prof. Ing. Luigi Petti docente di Tecnica delle Costruzioni presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno, Presidente di LACE e membro del Comitato Scientifico di Soft.Lab.

La durata del seminario di formazione online è di 1 ora con possibilità al termine dell’intervento di fare domande al relatore.

Iscrizione webinar Circolare NTC 2018

Il seminario in rete è usato per condurre riunioni, corsi di formazione o presentazioni, nei quali ciascun partecipante accede da un proprio computer ed è connesso con gli altri partecipanti tramite Internet.

Il costo del webinar è 15 € IVA inclusa. Nel caso di acquisto anche del secondo evento in data 4 aprile 2019 il prezzo scontato è 25 € IVA inclusa anzichè 30 €. Ad iscrizione effettuata si riceverà una mail di conferma e, prima della data del seminario, una guida pratica sull’utilizzo della piattaforma. Trenta minuti prima dell’inizio del webinar sarà inviato il link di accesso.

Per info e chiarimenti: corsi@soft.lab.it

Circolare NTC 2018: pubblicato il testo finale in Gazzetta Ufficiale

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la versione definitiva della Circolare alle NTC 2018. In data venerdì 8 febbraio 2019 era stata resa disponibile in via informale la versione finale e con il GU n.35 dell’11 febbraio 2019 è stato reso ufficiale il documento. Il testo conclude il percorso iniziato il 17 gennaio 2018 con le nuove norme tecniche fornendo ai tecnici, un valido strumento applicativo e interpretativo del testo normativo. Come evidenziato dall’allegato alla Circolare, il nuovo documento applicativo sostituisce il precedente emanato in data 2 febbraio 2009 fornendo chiarimenti e integrazioni senza stravolgere le indicazioni delle NTC 2018.

Circolare NTC 2018: l’iter di approvazione

Dopo l’annuncio della pubblicazione in estate della Circolare applicativa alle NTC 2018, l’iter legislativo ha subito una brusca frenata. La bozza del 27 luglio 2018, dopo le richieste di modifiche della commissione incaricata alla revisione, è stata bloccata dalla decadenza del mandato del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLLPP). Nel mese di dicembre 2018, con la nomina del neo-Presidente l’ing. Donato Carlea, l’iter legislativo ha ripreso il suo corso ed ha visto il 21 gennaio 2019 la firma del Ministro Danilo Toninelli sul testo “Istruzioni per l’applicazione dell'<<Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni”>> di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018“. In data 11 febbraio 2019, con la pubblicazione in GU n.35 è stato reso ufficiale il testo finale.

Facciamo chiarezza sulla Circolare

Il testo, va ricordato, non ha valore cogente e non può modificare le NTC 2018 o dare indicazioni che vadano in contrasto con la norma. Inoltre non può dare obblighi, fornire spiegazioni o alternative scientifiche al documento normativo. Si riporta la descrizione del legislatore inserita nell’allegato alla pubblicazione del testo:

“Tale aggiornamento costituisce un piu’ avanzato sistema normativo atto a fornire i criteri generali di sicurezza, a precisare le azioni che devono essere utilizzate nel progetto, a definire le caratteristiche dei materiali ed a trattare gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere, nuove ed esistenti: impostazione condivisa dal mondo accademico, professionale e produttivo-imprenditoriale”.

Scarica il testo definitivo della Circolare NTC 2018 pubblicato in Gazzetta

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Circolare NTC 2018: disponibile il testo in anteprima

La Circolare NTC 2018 sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale la prossima settimana. A distanza di circa un anno dal D.M. 17 gennaio 2018, sono state rilasciate le istruzioni esplicative e interpretative del testo normativo. La Circolare non contiene stravolgimenti rispetto al documento circolato nei mesi scorsi e particolari focus su problematiche note (vedi verifica dei nodi) saranno trattati nelle prossime settimane.

L’iter di approvazione

Nel mese di luglio era stata già pubblicata una bozza e lo stesso testo era stato revisionato per una possibile pubblicazione nel mese di settembre; la mancata nomina del Presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (avvenuta a dicembre con l’Ing. Donato Carlea) ha ritardato l’ultima revisione. Il 17 gennaio 2019 il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti ha apposto l’ultima firma prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Si ricorda che la Circolare esplicativa alle NTC 2018 non ha valore cogente, quindi non può modificare quanto riportato dalla Norma bensì offre soluzioni e interpretazioni pratiche al testo stesso.

Il testo

La Circolare NTC 2018 ha la stessa struttura della norma ma ogni paragrafo e capitolo sono preceduti dalla lettera C. Nei prossimi articoli tecnici saranno forniti confronti e analisi con le Norme Tecniche.

< Clicca qui >

e scarica il testo della Circolare NTC 2018!

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SismaBonus: il metodo semplificato per la valutazione del rischio sismico

Ogni territorio possiede una propria pericolosità sismica: essa è la probabilità che un evento sismico si verifichi in un certo intervallo di tempo e con una determinata magnitudo. Gli effetti di un terremoto dipendono fortemente dalla capacità di resistenza delle strutture alle azioni derivanti da una scossa sismica. La misura attraverso la quale viene valutato il danno atteso come conseguenza di un possibile evento sismico è definita come Rischio Sismico (R).

Esso è dato dal prodotto di 3 fattori: la pericolosità (P), la vulnerabilità (V) e il valore esposto (E).

R = P · V · E

in particolare:

  • la pericolosità (P) è definita come la probabilità che in una data area ed in un certo intervallo di tempo si verifichi un sisma che superi la magnitudo attesa;
  • la vulnerabilità (V) è la predisposizione che ha una determinata struttura a subire un danno a seguito di un evento sismico; è legato alla capacità di un edificio di resistere ad un sisma;
  • il valore esposto (E) è la misura della quantità di vite umane, beni culturali, ecc. esposti al rischio sismico.

L’Italia ha un Rischio Sismico alto, in quanto tutti e 3 i fattori che lo compongono presentano valori elevati. La normativa, con la pubblicazione delle Linee Guida, ha dato la possibilità di effettuare una precisa classificazione del Rischio Sismico degli edifici esistenti. In particolare specifica 8 classi di rischio che vanno dalla A+ (minor rischio) alla G (maggior rischio); ciò consente di accedere agli incentivi fiscali previsti dalla Legge di Bilancio 2019 attraverso il SismaBonus. Le Linee Guida definiscono, inoltre, due metodologie per la classificazione sismica di un edifico: il metodo convenzionale ed il metodo semplificato.

Analizziamo nello specifico il metodo semplificato: con esso è possibile valutare la classe di rischio solo nei casi in cui si adottino interventi di rafforzamento locale, ovvero interventi che non producano sostanziali modifiche al comportamento della struttura. In tal caso è ammesso il passaggio di una sola classe di rischio se abbiamo a che fare con strutture in muratura. Qualora ci si trovi a lavorare con edifici in calcestruzzo armato o con capannoni industriali e si voglia applicare il metodo semplificato, è possibile il passaggio di una sola classe eseguendo esclusivamente interventi locali di rafforzamento nel caso in cui la struttura, in fase di progettazione, sia stata concepita con la presenza di telai in entrambe le direzioni, e se si prevede di eseguire:

  • interventi di confinamento dei nodi perimetrali non confinati dell’edificio;
  • opere volte a scongiurare il ribaltamento delle tamponature perimetrali presenti sulle facciate;
  • eventuali opere di ripristino di zone degradate o danneggiate.

Per ulteriori approfondimenti: DM 65 del 07/03/2017_Allegato A

Il metodo semplificato per l’applicazione del SismaBonus è incluso nella nuova versione di IperSpace BIM nell’ambito del modulo SismoCheckScopri tutte le novità del software di calcolo strutturale agli elementi finiti BIM oriented aggiornato alle NTC 2018 e alla Circolare.

Rinforzi strutturali: gli FRP (Fiber Reinforced Polymer)

I materiali fibrorinforzati vengono utilizzati in edilizia laddove sono necessari interventi di consolidamento per incrementare la resistenza sia di strutture in cemento armato che in muratura e legno. Spesso abbreviati con il termine FRP (che è l’acronimo di Fiber Reinforced Polymer), essi sono in realtà materiali costituiti da una matrice polimerica di natura organica (generalmente costituita da una resina di tipo termoindurente) con la quale viene impregnato un rinforzo in fibra lunga continua di carbonio, vetro o arammide, con elevate proprietà meccaniche (presentano un comportamento prevalentemente elastico lineare fino a rottura). La resina oltre ad assicurare l’allineamento delle fibre, protegge le stesse dall’usura.

Sono il materiale ad oggi più utilizzato per gli interventi di miglioramento strutturale degli edifici esistenti; basti pensare che in Abruzzo, per il consolidamento degli edifici nella provincia de L’Aquila, la tecnologia degli FRP è stata utilizzata nel 58% del totale degli interventi. Le fibre sono molto efficienti nei casi in cui si debba prevedere un aumento dei carichi di esercizio di fabbricati esistenti e di interventi destinati ad adeguamenti per le sollecitazioni di tipo sismico. Inoltre il loro utilizzo non comporta aumento dei carichi e modifiche alla geometria degli elementi rinforzati, il che li rende estremamente versatili. La tipologia di fibra maggiormente utilizzata è quella di carbonio, che unisce elevati doti di resistenza e rigidezza ad un peso contenuto (basti pensare che una struttura in composito può arrivare ad avere un peso dimezzato rispetto ad un’altra realizzata mediante materiali tradizionali e una resistenza di circa 4 volte superiore).

Dal punto di vista del comportamento statico gli elementi resistenti dei materiali fibrorinforzati sono rappresentati dalle fibre, le quali posseggono elevata resistenza a trazione; infatti, nel momento in cui al materiale FRP si applica uno sforzo di trazione, sono le fibre ad assorbire gli sforzi, mentre la matrice si occupa di distribuire in maniera uniforme tale sollecitazione alle fibre stesse. Per tale motivo gli FRP vanno utilizzati tenendo conto che essi lavorano esclusivamente a trazione.

Applicazioni con FRP

Gli FRP vengono principalmente impiegati per il consolidamento di elementi compressi come colonne e pilastri. La tecnica maggiormente utilizzata è quella del wrapping che consiste nel fasciare la membratura con nastri in FRP applicati secchi in maniera unidirezionale o pluridirezionale ed impregnandoli direttamente in opera con resine epossidiche. Ulteriore applicazione si ha per il consolidamento delle strutture inflesse quali le travi e i solai; le tecniche utilizzate vanno dal wrapping, appena descritto, applicando i tessuti di FRP solo in zona tesa al plate bolding andando ad applicare delle lamine pultruse in zona tesa in modo da sfruttare l’elevata resistenza a trazione del materiale composito.

I rinforzi strutturali con FRP per le strutture in cemento armato e muratura sono incluse nella nuova versione di IperSpace BIM. Scopri tutte le novità del software di calcolo strutturale agli elementi finiti BIM oriented aggiornato alle NTC 2018 e alla Circolare.